8 apr 2018

CANCRO - 8/14 aprile 2018

All’albero del silenzio sta appeso il frutto della pace”, recita un proverbio arabo, ma – come ho letto in articolo recentemente, quando il silenzio diventa solitudine, isolamento, non è più pace ma diviene una voragine colma di tormento. Scrive il poeta Tagore: “ Se tu non parli riempirò il mio cuore del tuo silenzio e lo sopporterò”. Sopportare è il verbo che Tagore sceglie per definire il peso del silenzio, perché il silenzio è un vuoto incolmabile, una punta di fioretto che ferisce. Si può leggere, scrivere, lavorare, meditare ma dopo un po’ l’uomo ha necessità di dialogare perché è un essere sistemico ed è nello scambio con gli altri, nella parola, che sopravvive ed evolve. Cari Cancro, vi invito a riflettere seriamente sulle varie forme di silenzio valutando quale state mettendo in atto: la pace o il tormento?

Esercizio: chiamate un persona che non sentite da anni.

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